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Coltivare Bambù

Coltivare il bambù in Italia è possibile, perché il clima e le caratteristiche del terreno italiano sono molto favorevoli a questa pianta, in particolare alle sue varietà con più sbocchi commerciali: il bambù gigante Moso e il Madake, ideale per la produzione di legname. Il vantaggio principale di coltivare bambù consiste nel fatto che il bambuseto non ha bisogno di essere seminato, innaffiato o concimato. La coltivazione di bambù è biologica al 100% e la pianta è molto prolifica, al punto che è necessario fare attenzione che non infesti le altre colture. Può coltivare canne di bambù anche chi non è un agricoltore esperto e non ha moltissimo tempo da dedicare a quest’attività. Gli utilizzi del bambù sono oltre 1500, alcuni davvero innovativi e insoliti, come il dentifricio di bambù, le biciclette di canna o il pregiato parquet. L’interesse crescente per i germogli di bambù nell’alimentazione vegana e la possibilità di fare con le canne un cippato dall’alto potere calorifico, tuttavia, stanno creando nuovi sbocchi di mercato per i piccoli produttori. Anche coltivando piante di bambù in un terreno medio piccolo si possono offrire sul territorio i prodotti derivanti dalla coltivazione, senza bisogno di ricorrere necessariamente alla trasformazione. Il bambù è la pianta del futuro, in grado di combattere la deforestazione e di proteggere il suolo da smottamenti, frane e dilavamenti. I prodotti cinesi hanno un nuovo concorrente, competitivo e di alta qualità: il bambù made in Italy.

Per informazioni potete scrivere a: info@geonature.it